sabato 4 giugno 2011

Dirigibile

1 commento:

  1. Quello che vorrei dire e che in gola si sofferma è: in cielo, non in terra è la mia dimora. Il dirigibile si aggira lento e maestoso e lento e maestoso. Gonfie le nuvole di fumo. Un albatro gagliardo e rauco, le ali invaghite di libero volo e il becco lucido in tanto sole. Ecco che lo dirò: il cielo senza confini è la mia patria natale. Tra nuvole e colonne di luce; la terra fangosa è luogo di esilio.

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